VenomZine - Intervista: SPEED STROKE.

Gli SPEED STROKE sono una band hard rock con base in tre diverse città dell'Emilia Romagna, vale a dire Imola, Ravenna e Cesena. La loro forza è avere chiare influenze sleaze ma allo stesso tempo presentare un suono "fresco" e con personalità.
Ho sentito Jack, il loro cantante: ecco cosa mi ha raccontato...
Johnny: Ciao Jack, benvenuto! Introduci la band per i lettori di VenomZine...
Jack: Ciao a tutti, sono Jack, voce degli Speed Stroke (con D.B., chitarra solista; Niko, chitarra ritmica; Fungo, basso; Neb, batteria)!! E' un piacere avere la possibilità di raccontarci su Venomzine.

J.: Come e quando è nata la band?
JK.: La band è nata dalle ceneri di quelli che erano i Johnny Burning, nota band Glam Rock della scena underground italiana. D.B. e Niko, usciti da questo progetto, hanno iniziato a ricercare sonorità più street e aggressive ma senza perdere la magnificenza compositiva degli 80's, e così si sono venuti ad aggiungere Fungo e Neb, ed infine io alla voce nell'agosto del 2010... ed eccoci qua!

J.: A quali artisti vi ispirate?
JK.: Il nostro sound prende forma tra un mix fra le sonorità degli Skid Row e i più moderni sound scandinavi come i primi Crashdiet e gli Hell n Diesel. Avendo personalmente artisti di riferimento molto diversi fra noi è difficile dire in chi la band veramente si identifica.
J.: Quali sono le vostre influenze musicali individuali?
JK.: Abitiamo veramente mondi completamente diversi, D.B. e Fungo sono la parte più classica del rock anni 80-90, Niko deriva dall'hardcore melodico dei Pennywise, Neb dal Death e Heavy Metal mentre io ho spaziato dallo sleaze, hair, glam fino ad arrivare a sperimentale, free jazz, elettronica e chi più ne ha più ne metta... A questo punto ci si chiede il perchè proponiamo un hard rock così diretto, ed è presto detto: è quello che ci esce dalle dita e dalle mutande ogni volta che ci avviciniamo ad uno strumento.

J.: Nel settembre 2011 avete partecipato ad un tributo internazionale al cantante-chitarrista dei Crashdiet, Dave Leppard, per la Street Symphonies Records. Raccontaci nei dettagli questa vostra esperienza...
JK.: A pochissime settimane di distanza dal mio ingresso nella band ci fu proposto di essere coinvolti in questo progetto di tributo allo scomparso Dave Lepard, e da grandissimi fan del suo operato, era da pazzi non accettare... così facemmo la nostra primissima esperienza in studio insieme negli studi della Street Syphonies, che ringraziamo ancora per questa bellissima opportunità.

J.: E questo vi portò continuità dal punto di visto delle realizzazioni in studio, dal momento che lo stesso anno uscì il vostro primo singolo “Age Of Rock 'N' Roll”. Il singolo precedeva il primo album?
JK.: "Age of Rock n Roll" ha preceduto di quasi un anno la realizzazione del nostro primo disco, quindi è stato incoronato come primo singolo estratto anche se c'è da dire che ha avuto la fortuna di essere il primo ad essere completato e personalizzato in modo da essere portato in studio.
J.: Avete pubblicato altri album, EP o demo?
JK.: Apparte il nostro omonimo "Speed Stroke" non abbiamo pubblicato altro materiale, ma basta aver un altro po' di pazienza.

J.: Come ritieni la scena musicale entro il vostro genere, cosa manca e quale sarebbe la tua “ricetta” per migliorarla?
JK.: La scena musicale italiana per quanto riguarda il rock/glam/sleaze è vivissima, ma come ogni essere vivente è formato da luci ed ombre.. che fin troppo spesso si scontrano. Ci sono casi di delusione totale dove si vedono spiccare band per agganci e immagine, ma senza alcun tipo di merito e band valide che annaspano cercando uno spiraglio di visibilità. Qui si generano faide e problemi etici che non fanno altro che peggiorare la situazione, quindi penso che la ricetta perfetta sia piantarla e suonare. Convertire questa rete di insulti in una macchina, un sistema che renda questo panorama vivibile. Insieme per sopravvivere.

J.: Ci sono band, con le quali avete condiviso le serate, che più vi hanno impressionato?
JK.: Davvero tante, ho un po' paura a iniziare a fare nomi perchè fisso qualcuno si offenderà, ma parlo a puro titolo personale: i Silver Adiction per la loro semplicità ma che sfocia in potenza sul palco, gli Scream Baby Scream per la loro professionalità, i Roadless e i Bastardogs per l'energia bestiale e i i Superhorrorfuck (anche se non abbiamo mai avuto il piacere di suonare insieme) per il loro potenziale e la loro genialità a 360 gradi.
J.: Avete progetti per il futuro?
JK.: Uscire da questo paese, fare un secondo disco da paura tanto da avere paura di ascoltarlo io stesso e portare più Rock n Roll possibile in questo arido deserto.

J.: Quali sono i contatti della band?
JK.: Oltre ai bagni dei locali in cui abbiamo suonato, potete trovarci su Facebook (http://www.facebook.com/speedstroke), sul nostro sito ufficiale (http://www.speed-stroke.com) e su tutte le altre piattaforme come Spotify, Reverbnation ecc.

J.: Jack, grazie per la disponibilità e buon lavoro a te e al resto della band!
JK.: Grazie a voi e keep on rockin guys!!!!!

TRATTA DAL SESTO NUMERO DI VENOMZINE (24 APRILE 2014).

Commenti