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Gli OVERDRIVE BANZAI sono una band di Ferrara che esprime un hardcore puro e senza fronzoli ma che lascia poco spazio ai paragoni, poichè è il risultato del background di diverse influenze individuali. Il loro disco è uscito proprio in questi giorni ed è un concentrato di aggressività e velocità all'ennesima potenza.
Li ho contattati ed ecco cosa mi hanno raccontato...
Li ho contattati ed ecco cosa mi hanno raccontato...
Johnny: Salve ragazzi, benvenuti! Presentatevi ai lettori di VenomZine...
Bastard Chicken: Ciao bestiole! mah niente... siamo un trio di cazzoni (El Bastard Chicken, voce e chitarra; Alasondro Alegre, basso e cori; Joe Rojos, batteria) che hanno messo su una band hardcore alla vecchia maniera. Ci divertiamo ad alzare al massimo la distorsione e ad andare più veloce possibile.
Bastard Chicken: Ciao bestiole! mah niente... siamo un trio di cazzoni (El Bastard Chicken, voce e chitarra; Alasondro Alegre, basso e cori; Joe Rojos, batteria) che hanno messo su una band hardcore alla vecchia maniera. Ci divertiamo ad alzare al massimo la distorsione e ad andare più veloce possibile.
J.: Come e quando è nata la band?
A.,J.R.,B.: La band è nata diciamo nel 2010..ma in realtà era solo Bastard Chicken che aveva scritto un po' di pezzi e per un po' di tempo li ha suonati con formazioni instabili, gente che andava e che veniva o gente che voleva anche restare ma non riusciva a suonare così veloce. All'epoca El Chicken e Joe Rojos suonavano già assieme in una tribute band dei Bad brains (i Riot Squad). Sciolta quella band, nel 2012 Joe si è messo a suonare stabilmente negli Overdrive Banzai e da lì le cose hanno iniziato a diventare più serie. Dopo aver provato un paio di bassisti, alla fine del 2012 facciamo i nostri primi due concerti con il bassista degli Impact (band in cui suonò molti anni prima anche Joe stesso) ma era,già da accordi, una situazione provvisoria visto che era molto impegnato con gli Impact. Quasi per caso,grazie ad amici in comune, nel marzo 2013 abbiamo trovato Alasondro Alegre. In realtà è un chitarrista (suonava negli State Oppression, nei Legittimo Sospetto e nei Charing Cross) ma con noi ha sperimentato per la prima volta il basso e ora, a cose fatte, possiamo dire che se l'è cavata più che egregiamente. Da qui le cose sono diventate non solo serie,ma spaccaculo! Abbiamo finalmente trovato quell'unità, sia musicale che personale, che ci ha permesso di compattare il suono e la potenza della band. Ormai questa formazione è stabile (e speriamo definitiva) da oltre un anno. Grazie a questa solidità (si dice "solidità"? boh vabbè..) abbiamo cominciato a prenderci le nostre piccole soddisfazioni, fare concerti di buon livello e registrato un disco. Il resto è ancora tutto da vedere...
J.: Oltre ad avere un ottimo sound avete anche un nome curioso. Qual'è il suo vero significato e da chi è partita l'idea?
B., A., J.R.: Ma si, nome strano, ma ci piace! Il suo significato non è altro che un elogio alla distorsione... L'overdrive è chiaramente la distorsione della chitarra, Banzai invece è un antico motto giapponese che più o meno significa "lunga vita" ed era nato come augurio all'imperatore, ma nella seconda guerra mondiale è stato usato come grido di battaglia dai kamikaze quando andavano a schiantarsi con gli aerei contro le navi nemiche. Quindi l'associazione con overdrive ci piace per entrambi i motivi.. sia per "lunga vita" che per il grido di guerra. Diciamo pure "lunga vita all'attacco della distorsione"... boh, l'ho sparata a cazzo di cane ma vabbè, ci può stare.
J.: A quali artisti vi ispirate?
J.R., B., A.: Bella domanda. Sembriamo una band stile hardcore anni 80, quindi sicuramente le influenze sono quelle, ma se dobbiamo dire qualche gruppo a cui ci ispiriamo apertamente ti rispondo nessuno. Alcuni amici ci hanno detto che ricordiamo lo stile californiano di metà anni 80; a dei nostri concerti alcuni ragazzi ci hanno detto che ricordiamo lo stile di Boston, qualcun'altro lo stile di Washington D.C. Abbiamo riscontrato pareri molto discordanti. Questo ci ha fatto molto piacere e in seguito altre persone ci hanno fatto notare che in realtà non ci si può effettivamente infilare in nessuno di questi stili. Oppure in tutti quanti. Ci rifacciamo a tutto e niente. Non siamo mai partiti con l'idea di fare una canzone con quello o quell'altro stile e soprattutto somigliante a qualche gruppo in particolare. Non ci verrebbe. Per prima cosa perchè non ci interessa, ma a parte quello ormai abbiamo creato questo nostro stile personale e ci viene naturale andare avanti così, senza forzature. Sicuramente in qualche stacco o qualche idea di fondo si sentirà per forza qualcosa di quello che abbiamo ascoltato nella nostra vita, ma mantenendo sempre una certa distanza. Anzi, se ci accorgiamo che stiamo facendo un riff che assomiglia troppo a qualche canzone in particolare lo scartiamo a priori. A nostro modesto parere, imitare altre band significa o non avere idee o non avere personalità. Per quanto abbiamo rispetto di tutti, stimiamo di più quei gruppi che non si accostano a nessuno e vanno avanti per la loro strada fregandosene di mode, correnti o fare il verso alla band straniera in voga. Per quel che ci riguarda, cerchiamo quindi di mantenere questa linea personale,visto che non è nemmeno studiata a tavolino ma è completamente spontanea. Tant'è che ce ne siamo resi conto soltanto lungo il percorso. Prima che ce lo facessero notare nessuno di noi ci aveva fatto caso.
J.R., B., A.: Bella domanda. Sembriamo una band stile hardcore anni 80, quindi sicuramente le influenze sono quelle, ma se dobbiamo dire qualche gruppo a cui ci ispiriamo apertamente ti rispondo nessuno. Alcuni amici ci hanno detto che ricordiamo lo stile californiano di metà anni 80; a dei nostri concerti alcuni ragazzi ci hanno detto che ricordiamo lo stile di Boston, qualcun'altro lo stile di Washington D.C. Abbiamo riscontrato pareri molto discordanti. Questo ci ha fatto molto piacere e in seguito altre persone ci hanno fatto notare che in realtà non ci si può effettivamente infilare in nessuno di questi stili. Oppure in tutti quanti. Ci rifacciamo a tutto e niente. Non siamo mai partiti con l'idea di fare una canzone con quello o quell'altro stile e soprattutto somigliante a qualche gruppo in particolare. Non ci verrebbe. Per prima cosa perchè non ci interessa, ma a parte quello ormai abbiamo creato questo nostro stile personale e ci viene naturale andare avanti così, senza forzature. Sicuramente in qualche stacco o qualche idea di fondo si sentirà per forza qualcosa di quello che abbiamo ascoltato nella nostra vita, ma mantenendo sempre una certa distanza. Anzi, se ci accorgiamo che stiamo facendo un riff che assomiglia troppo a qualche canzone in particolare lo scartiamo a priori. A nostro modesto parere, imitare altre band significa o non avere idee o non avere personalità. Per quanto abbiamo rispetto di tutti, stimiamo di più quei gruppi che non si accostano a nessuno e vanno avanti per la loro strada fregandosene di mode, correnti o fare il verso alla band straniera in voga. Per quel che ci riguarda, cerchiamo quindi di mantenere questa linea personale,visto che non è nemmeno studiata a tavolino ma è completamente spontanea. Tant'è che ce ne siamo resi conto soltanto lungo il percorso. Prima che ce lo facessero notare nessuno di noi ci aveva fatto caso.
J.: Quali sono le vostre influenze musicali individuali?
A.: Mah, qui è meglio che ognuno parli per se. Avendo età differenti (37,32 e 47 anni) e provenendo tutti da città diverse (Ferrara, Modena e Imperia) i nostri ascolti e influenze personali sono sicuramente differenti; se non ora, che sono già più simili, almeno per quel che riguarda la formazione culturale ancora in età adolescenziale. Come per tanti, chi mi ha "illuminato" sono stati i Sex Pistols da ragazzino e i Clash, anche se per un breve periodo. Ho ascoltato e ascolto tutt'ora tantissimo gli Anthrax, Slayer, DRI per poi abbracciare i Misfits di Danzig e Agnostic Front della prima ora che mi hanno poi spianato la strada al restante panorama hardcore (grazie soprattutto ai miei amici), Gorilla Biscuits su tutti. Chi mi ha segnato di più , oltre ai gruppi che ho già menzionato, sono sicuramente i Negazione, musica e testi, By All Means/Society of Jesus fra gli altri, per gli stessi motivi...Ascolto tutt'ora tanto punk-rock, thrash e death metal, hardcore "moderno", e hardcore old school '80s e '90s. Il power metal e lo stoner mi fanno cagare, tanto quanto adoro il fast-core e la roba ultra veloce!
J.R.: Io invece, che sono il nonno della band, vengo da cultura musicale degli anni '70 dove imperavano band come Led Zeppelin, Black Sabbath o King Crimson. Passato poi inevitabilmente per il Metal degli '80 sono finalmente approdato all' Hard Core strippando letteralmente per RKL, Bad Brains, Gorilla Biscuits e tutta l'allegra compagnia dei velocisti.
B.: Io sono cresciuto fin da ragazzino col punk. Prima col punk '77 (infatti c'è un brano del nostro disco che si intitola "My first tape" ed è una dedica personale alla mia prima cassetta, cioè il primo album dei Damned, il gruppo che per me è stato la scintilla di tutto!) poi in breve ho scoperto l'hardcore innamorandomi perdutamente e definitivamente dei Bad Brains,dei Descendents e degli RKL (tra i nostri brani ce n'è uno che si intitola "Jason Sears r.i.p." ed è appunto dedicato al cantante degli RKL) e tanti altri gruppi che impiegherei un'ora a elencare. Poi ho sempre ascoltato mille cose diverse,mi piacciono molto il Soul anni 60, il reggae anni '70, il rocksteady, spaziando poi tra i Primus, Bruce Springsteen, Paolo Conte, la musica classica e il mio grande amore Mina.
J.: E' uscito il vostro primo LP per la “Assurd Records” e vi faccio i complimenti anche per il fatto che avete deciso di inciderlo su vinile, mercato che, secondo me, tornerà presto fiorente. Di cosa parlano le vostre canzoni e quanto tempo avete messo per “partorire” il disco dalla composizione alla registrazione?
B., J.R., A.: Grazie! Guarda,in realtà crediamo che il mercato del vinile sia già troppo fiorente per il fatto che oggi se vai a una fiera del disco capita di trovare a 50 euro un disco che fino a pochi anni fa lo pagavi 10! Ok la rarità, però vaffanculo! A parte gli scherzi, siamo molto contenti che sia tornato in voga il vinile.. il discorso dei vinili cari riguarda solo il mercato del collezionismo, mentre invece dischi nuovi di gruppi tra l'hardcore, il punk e dintorni hanno sempre prezzi ottimi, generalmente sui 10 euro, cifra perfetta per un disco. Se conti poi che nella maggior parte dei casi sono autoprodotti o prodotti da piccole etichette indipendenti come appunto l'Assurd Records e che quindi c'è un ritorno economico quasi inesistente, non si può non pensare all'onestà e alla pura passione che sta dietro a questa scelta. Noi stessi col nostro disco, viste le spese enormi che stiamo affrontando assieme ai ragazzi dell'Assurd, non avremo nessun ritorno economico. Vendendole tutte ritorneremmo giusto in pari con le spese! Quindi la nostra scelta, e forse la tendenza generale di tornare al vinile, è semplicemente perchè il vinile è figo!!!! Prima di tutto la qualità del suono è superiore a qualsiasi altro supporto, è più caldo, è più emozionante. Poi vuoi mettere la soddisfazione di avere tra le mani questa cosa così grande (oddio,questa mi è uscita un po' porno) con questa bella copertina enorme rispetto a un immateriale mp3? No, non c'è storia... Il vinile non si batte! Personalmente poi, visto che siamo dei "vecchi", è il primo formato che abbiamo conosciuto ancora da bambini, c'è anche un legame affettivo. Però cazzo.. la domanda era ben diversa! Ci siamo persi nelle nostre divagazioni haha! Questo dimostra che siamo un gruppo di cazzoni! Manco un'intervista sappiamo fare!! Cos'è che ci avevi chiesto? ah già.. di cosa parlano le nostre canzoni e quanto tempo ci abbiamo messo per partorire il disco dalla composizione alla registrazione.. Bene. Facciamo finta di essere professionali e rispondiamo a modo. I nostri testi parlano principalmente di fatti personali o comunque di cose che ci riguardano da vicino. Per fare qualche esempio, pezzi come "I'm not here for you", "You're not my girlfriend" e "Dying for your love" parlano di situazioni sentimentali, sia di cuori infranti che di sesso o di ragazze che ti stanno troppo addosso. Un pezzo come "Half friend" parla dei traditori dell'amicizia, "Your way" parla delle teste di cazzo che parlano a sproposito e giudicano senza conoscere i fatti e via dicendo. Solo qualche pezzo tratta temi sociali. "My city" è uno di questi. Cita l'uccisione di un ragazzino da parte di alcuni poliziotti avvenuto appunto nella nostra città. Generalmente non ci piace trattare temi troppo impegnati, per prima cosa perchè siamo consapevoli del fatto che non saranno le nostre canzoni a cambiare il mondo e le opinioni della gente. Poi anche al fatto che ne conosciamo anche troppa di gente e di gruppi che fanno la parte di quelli "contro" perchè "fa figo" ma non hanno nessuna cognizione della cosa. Non ci teniamo a dover recitare una parte. Abbiamo idee politiche ben radicate ma non ci interessa entrare nel calderone dei gruppi che devono fare quelli "contro" a tutti i costi. Fare gli "anarchici" stando seduti al bar è capace anche mia nonna. Ci sono gruppi e cantanti che hanno scritto cose meravigliose di autentica protesta. Lasciatelo fare a chi ne è davvero degno. Poi cos'è che chiedevi? Quanto tempo abbiamo impiegato dalla realizzazione dei pezzi alla registrazione del disco. Ok.. In realtà non c'è un tempo definito. Non abbiamo progettato a priori la realizzazione di un disco e quindi non ci siamo dati scadenze precise. Le canzoni sono venute fuori un po' alla volta e quando ci sembravano abbastanza pronte e ben definite ci siamo detti "le registriamo?" , tutto lì. In realtà è stato più complicato il passaggio dalla registrazione all'uscita del disco.. Tutto l'album è stato registrato in presa diretta (ossia tutti insieme, come se fossimo in sala prove) in un pomeriggio. Le voci e le sovraincisioni degli assoli un po' alla volta a tempo perso, comunque il tutto in poche settimane. I problemi sono nati in seguito: prima di tutto economici (far uscire un vinile è bellissimo ma ha dei costi allucinanti), poi casini e ritardi coi preventivi sia dalla fabbrica dei vinili che dalla tipografia per la copertina, un po' di cazzonaggine nostra e tempi di risposta e spedizione infiniti. Ma alla fine ce l'abbiamo fatta!
J.: Prima del LP avevate già inciso o pubblicato altri dischi?
J.R., A., B.: Si, abbiamo registrato un demo di 6 pezzi all'inizio del 2012 "fatto in casa" registrato con 5 microfoni in una sera. Nonostante i mezzi di fortuna comunque suonava benino. Ma ne abbiamo fatto solo qualche decina di copie che abbiamo dato prevalentemente ad amici. Le abbiamo già finite da un pezzo.
J.R., A., B.: Si, abbiamo registrato un demo di 6 pezzi all'inizio del 2012 "fatto in casa" registrato con 5 microfoni in una sera. Nonostante i mezzi di fortuna comunque suonava benino. Ma ne abbiamo fatto solo qualche decina di copie che abbiamo dato prevalentemente ad amici. Le abbiamo già finite da un pezzo.
J.: Avete suonato di supporto a band storiche dell'hardcore mondiale. Com'è stata l'esperienza in ognuna delle occasioni?
A., B., J.R.: Mah,guarda...ci piacerebbe poterti dire grandi cose, ma la realtà è che con ognuna di queste band (Adolescents, Hard-Ons e D.O.A.) i rapporti "dietro al palco" sono stati minimi. Giusto i saluti, due chiacchiere e poco più. Comprensibile, visto che erano in tour da mesi e quindi anche perennemente in giro in furgone. Ovviamente erano molto stanchi e giustamente si sono fatti un po' i cazzi loro. Joe Shithead dei D.O.A. è un gran simpaticone e una persona disponibilissima! Ognuna di queste band comunque ha fatto uno show veramente micidiale, era pieno di gente e questo ci ha dato la possibilità di farci notare, ma quando salivano i "pezzi grossi" non ce n'era più per nessuno. La classe non è acqua!
J.: Come ritenete la scena musicale entro il vostro genere, cosa manca e quale sarebbe la vostra “ricetta” per migliorarla?
B., J.R., A.: Sinceramente il termine "scena" non ci è mai piaciuto troppo. Esistono tante realtà differenti e tante volte purtroppo in conflitto tra di loro per poterle chiamare effettivamente scena e considerarla una cosa unitaria. Ma se vogliamo chiamarla così per semplicità, la scena hardcore italiana è veramente molto bella, attiva e variegata.. ci sono dei gruppi veramente grandiosi che meriterebbero di essere conosciuti di più e anche all'estero. Quello che manca tante volte sono gli spazi per suonare e i soldi per poter fare dischi e distribuirli decentemente. Il giro delle distro è ottimo, sarebbe bello poterlo incrementare ancora di più! Una cosa che abbiamo notato che non ci è tanto piaciuta è il fatto che purtroppo ormai anche tra chi organizza concerti in centri sociali viene assunto un atteggiamento simile a quello di molti locali, cioè che ti prendono a suonare solo se se sei un nome già ben conosciuto o se sei amico di questo o di quest'altro. Molto probabilmente la tua band sconosciuta spacca il culo a tante band già famose, ma tante volte non ti viene data la possibilità di provarlo. Questo è un peccato, vengono lasciate ai margini certe band che avrebbero molto più da dire di altre famose. Ne è la prova il fatto che ci è capitato di vedere su giornali famosi nell'ambiente degli articoli su band che devono ancora far uscire un disco o addirittura non hanno ancora suonato dal vivo ma sono su questo giornale perchè o ci suona un qualche membro di una vecchia band o perchè sono amici di quello che scrive. Abbiamo notato molto leccaculismo all'interno di certi ambienti e non ci piace. Recensori, organizzatori o band stesse che leccano il culo alla band famosa, band che fanno gli amiconi col redattore di un giornale o di un sito e cose così. Questo è esattamente l'opposto della mentalità hardcore. Recentemente abbiamo appunto visto concerti di gruppi famosi dove c'era il pienone ma hanno fatto degli show che sinceramente non ci hanno lasciato niente dentro. Uguali a tante altre. Finito il concerto manco ce ne ricordavamo più. Mentre invece abbiamo visto alcune band che ci hanno lasciato a bocca aperta ma che hanno suonato davanti a quindici persone. Questo la dice molto lunga su come funziona il "marketing", il sapersi vendere e avere delle buone conoscenze. Ci vorrebbero più umiltà e solidarietà.
J.: Avete altri progetti per il futuro?
A., J.R., B.: Suonare il più possibile in giro! Dal palco grande alla bettola, non fa differenza, l'attività live è quello che ci interessa di più in assoluto, ci piace proprio l'adrenalina che viene fuori sul palco! Poi sicuramente più avanti registreremo un altro album o almeno un 7 pollici,visto che abbiamo già pronti diversi pezzi nuovi e altri arriveranno sicuramente a breve. Comunque il nostro concetto di fondo rimane quello alla Ian McKay: non fare concerti per promuovere dischi, ma fare dischi per promuovere concerti!!!
A., J.R., B.: Suonare il più possibile in giro! Dal palco grande alla bettola, non fa differenza, l'attività live è quello che ci interessa di più in assoluto, ci piace proprio l'adrenalina che viene fuori sul palco! Poi sicuramente più avanti registreremo un altro album o almeno un 7 pollici,visto che abbiamo già pronti diversi pezzi nuovi e altri arriveranno sicuramente a breve. Comunque il nostro concetto di fondo rimane quello alla Ian McKay: non fare concerti per promuovere dischi, ma fare dischi per promuovere concerti!!!
J.: Quali sono i contatti della band?
A.: Allora http://www.facebook.com/overdrivebanzai per contattarci di persona, per chiederci di suonare o avere copie del disco basta cercare la nostra pagina facebook,rispondiamo sempre molto in fretta.
http://overdrivebanzai.bandcamp.com/album/im-not-here-for-you-4tracks-preview per sentire in anteprima alcuni brani del disco.
B.: https://www.youtube.com/watch?v=8tM34Kurzwc per vedere un nostro videoclip.
http://www.youtube.com/watch?v=bJkGFWXC29Q&list=UUlEJGhkqgS5nlBMoPS9Fnkg per ascoltare un nostro live.
http://www.youtube.com/watch?v=bJkGFWXC29Q&list=UUlEJGhkqgS5nlBMoPS9Fnkg per ascoltare un nostro live.
J.R.: https://www.facebook.com/assurd.record questa invece è la pagina facebook dell'etichetta Assurd Records. Ma il contatto migliore di tutti è sempre quello umano.. venite a sentirci dal vivo e poi ci facciamo una birra insieme!
J.: Ragazzi, grazie per la disponibilità e buon lavoro!
TUTTI: Grazie a te, è stato un piacere!
TRATTA DAL SESTO NUMERO DI VENOMZINE (24 APRILE 2014)




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