Il terzo mondo del musicista italiano

Circa tre anni fa scrissi per andergraund.it un articolo dove illustravo una mia opinione (ma comune) sulla situazione dei musicisti italiani.

All'epoca con i Violent Faces eravamo ancora semi-operativi  in Veneto senza il batterista e, come membri fondatori, io e Rusty stavamo per prendere la decisione di partire all'estero a causa di assenza di lavoro e "schei" e per non dover tornare in Sardegna, situazione poi verificatasi e che da li a poco divenne la tomba del progetto. Nel frattempo pure i Deranged (gruppo che ho nominato nell'articolo e nel quale per un periodo anche Rusty e Dany suonarono) tornarono in Sardegna, segno che non sempre fuggire all'estero sia la decisione giusta...per un musicista.

Morale della favola: basterebbe cambiare la situazione qua in Italia, se veramente lo volessimo, creando noi i circuiti giusti.

Per chi avesse piacere di (ri)leggere l'articolo lo trovate al seguente link:

Il terzo mondo del musicista italiano

Buona lettura!

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